Nell’aprile 2002 si presenta la possibilità di portare aiuto al popolo Afgano: le ONG sono sul posto e dopo la fase di emergenza bisogna pensare alla ricostruzione e al ritorno ad una vita normale. Tanti sono i bisogni e le necessità della popolazione e tanta è la nostra voglia di aiutare.
La nostra Associazione è appena sorta, abbiamo già raggiunto il magnifico obiettivo della realizzazione dell’orfanotrofio a Nadoba, i mezzi finanziari non ci sono ma quando Nino Sergi, Segretario Generale di Intersos ci contatta e ci propone di partecipare finanziariamente ad uno dei progetti in corso non possiamo far altro che accettare.
Ma non è stato solo un dire si, è stato entusiasmo puro fin dall’inizio. Quale miglior occasione di ricordare Marco di quella offertaci da Intersos? e ricordarlo con un messaggio colmo di simboli eppure così reale? Si tratta della ristrutturazione di una scuola per ragazze a Maimanah capoluogo della regione settentrionale del Faryab.
La scuola denominata “Setara” era stata in parte bombardata nel 1977 e successivamente adibita a base militare dei Talebani. L’edificio si estende su 12600 mq e la ristrutturazione renderà “agibili 18 aule per la scuola primaria, 10 aule per la media e 9 aule per la scuola superiore. “
La nostra quota ammontava a 25000 dollari. Ci siamo mossi tutti per trovare i finanziamenti, abbiamo bussato alle porte degli Enti Pubblici e Privati e il 17 maggio eravamo in tanti al Teatro Circus per lo spettacolo “Strappami la vita” con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, Giampiero Mancini, Massimiliano Pitocco e Sandra Gigli.
Tutti hanno risposto al nostro appello convinti della bontà della nostra iniziativa e a novembre per 1500 ragazze afghane si sono riaperte le porte della cultura. Probabilmente nessuno di noi vedrà di persona il cartello posto su una facciata della scuola in ricordo del nostro impegno ma tutti sappiamo che abbiamo fornito un’occasione a tante ragazze di vivere in piena dignità e consapevolezza.